mercoledì 23 luglio 2014

Fermo per infortunio

Ormai è da un mese che ho questo problema al piede sx; in questo periodo ho provato a corricchiare 3 volte ma il dolore è sempre li che mi aspetta.
E' un dolore venuto durante un allenamento, alla prima ripetuta da 1000, nella parte superiore del piede che va dal collo fino alle prime due dita del piede.
Ho interrotto subito l'allenamento, anche perchè dopo 4 giorni avevo una maratona. Ovviamente mi sono presentato al via e quando dopo 27 km il dolore è tornato, invece di fermarmi, così come avrebbe fatto una persona sensata, ho continuato a camminare per 15 km...
Il risultato è che al momento non posso correre ed ho anche fastidio a tenere la scarpa, di quel piede, allacciata "stretta".
Da ieri ho iniziato un ciclo di tecar e di laser, nella speranza di poter riprendere quanto prima.

martedì 8 luglio 2014

Settimana dal 30 giugno al 6 luglio 2014. La staffettona 2014.



Avendo concluso la maratona della settimana scorsa infortunato, questa settimana  è stata di riposo anche perché fino a giovedì il piede sinistro era ancora dolorante.
Il venerdì il dolore sembra essere passato quando in tarda mattinata mi chiama il presidente per chiedermi se me la sento di partecipare alla staffettona del pomeriggio seguente. Mi dice di sapere che non sono al 100% ma, a causa di defezioni dovute ad infortuni o impegni lavorativi, mi dice che anche infortunato sono più veloce di lui (che non corre!).
Si tratta di fare 2 km, 5 giri di pista. È una gara ad inviti, le società vengono selezionate dagli organizzatori e l’anno scorso pur di arrivare  al traguardo ha corso lui impiegandoci parecchi minuti (ma lui non è un runner) e finendo, ovviamente, per ultimi. L’obiettivo è fare un po’ meglio dell’anno scorso anche perché quest’anno c’è parecchia gente veloce.
Io l’avevo scritto proprio qualche settimana fa ad Alain, avevo la voglia di cimentarmi per la prima volta in questa specialità e poi non ero mai stato su una pista di atletica.
D’impulso dico subito si, anche perché a differenza di molte (se non la quasi totalità) società, la mia non mi ha mai chiesto di prendere parte ad una gara (nemmeno a quella organizzata da noi), e mi sembrava poco educato rifiutare. L’unico problema era dirglielo a mia moglie visto che era programmata una giornata al mare. Anche questa volta mi è andata bene: ha accettato senza ripercussioni (scherzo eh! ;-)).
Dopo una bella giornata al mare rientro a casa per preparare il borsone e mi dirigo verso il C.U.S..
Appena arrivo trovo già qualche amico ed il tempo trascorre velocemente, e piano piano arrivano anche gli altri componenti della squadra con il "tifo" ed il presidente. Bisogna decidere l’ordine di partenza e mentre altre società vedo che hanno già le idee chiare o hanno preparato l’ordine in base a “tattiche”, noi abbiamo l’alternativa tra fare il “tocco” (dalle mie parti fare la “conta” si dice così), però decidiamo di scrivere l’ordine autodenunciandoci, mettendo per primi quelli che hanno da fare (la gara inizia alle 18.00 di sabato pomeriggio) e dovrebbero andarsene prima insieme a quelli che sono nella stessa macchina.
A me tocca essere il settimo su dieci.
Appena entro in pista, per la prima volta in vita mia, il primo pensiero è che sembra enorme, quasi non ci credo che tutto quel “giro” sono solo 400 metri e che dovrò farla per ben 5 volte: il rettilineo dove faccio solitamente le ripetute 400 sembra molto più corto di tutta quella roba li.
Mi cambio e metto ai piedi le “mie” Mizuno Rider 17. Nonostante le abbia prese già da oltre un mese non le avevo ancora messe, ero un attimino titubante perché ho sentito parecchi commenti discordi su queste scarpe. Già appena calzate però le sento mie, comode, più leggere e forse un po’ meno secche rispetto ai modelli precedenti, però non so se quest’ultima impressione è dovuta al fatto che le ho provate su pista.
La gara inizia ed i primi frazionisti sono già in pista a dare il meglio di loro stessi. Da subito si capisce che quelli di Bitonto sono i favoriti, oltre ad essere tutti molto giovani, hanno la tecnica e sanno correre, infatti chiuderanno con parecchio vantaggio su tutte le altre squadre.
Visto da fuori in molti non sembrano andare molto veloci, però una volta arrivati i garmin segnano tempi per me assurdi dai 3’ ai 3’30”, eppure a vederli correre non sembrava…
Sta per arrivare il mio turno, ho già dichiarato che normalmente faccio le ripetute da 2000 sopra gli 8’ ma questa volta potrei anche arrivare a 8’30”/9’ perché durante il riscaldamento (di 20’) il dolore al piede sx si è ripresentato. Inoltre ho l’incognita di correre con questa mazza in mano, spero che non mi sbilanci troppo (anche perché ne ho una sola e l’altra mi aiuta poco nelle curve). Per fortuna, scoprirò poi, è leggera.
Essendo mancino non ho problemi ne a ricevere il testimone e nemmeno a passarlo visto che gli altri sono tutti destrorsi ed anzi evitiamo passaggi da una mano all’altra che potrebbero farlo cadere.
Arriva quasi il mio turno e mi porto in pista pronto a partire, ecco sta arrivando Ciccio, mi passa il testimone ed inizio a correre, corro e basta senza pensare a cosa ho in mano o senza pensare a cose del tipo parto piano e poi aumento, ma corro, corro e basta. Ai primi 3 giri il garmin segna 3’31”, affronto il quarto con la paura di non farcela, anche perché non ho mai corso così veloce, alla fine del quarto giro il garmin segna 3’36”, ora so che è finita devo fare solo 400 metri, continuo a correre e chiudo con la stessa media che avevo al quarto. Quasi non ci posso credere!
Il quarto giro è stato duro come il km 39/40 di una maratona, solo che in maratona poi mi restano solo altri 2/3 km da fare mentre qua mancava ancora un giro da 400 mt  da fare a tutta: per quanto mi riguarda è più facile fare una maratona sotto le 3h30’ che correre questo tipo di gare brevi (dai 100 mt ai 10 km).
Infine una considerazione sul tempo: è vero che in pista il garmin regala qualcosa, ma anche se mi avesse regalato 20” a km (cosa che sinceramente credo difficile), per me comunque è un ottimo tempo, considerato che non credo di aver mai corso un 2000 dotto i 4’. Ed anche se è vero che questa volta era da correrne uno solo e non bisognava risparmiarsi non mi sarei di certo aspettato un risultato del genere.
Ovviamente ho fatto la foto al garmin, perché per quanto mi riguarda credo che rimarrà un risultato cronometrico che difficilmente vedrò nuovamente.
Ah giusto per la cronaca: quest'anno in pista siamo arrivati terzi, però la squadra seconda classificata ha fatto correre le utlrime tre frazioni a quelli che avenano già corso le prime tre... ovviamente è una gara a staffetta e non sono ripetute in pista, pertanto la classifica finale recita che noi siamo arrivati secondi!
Intanto sono ancora fermo perché il fastidio al piede persiste, se qualcuno ha dei suggerimenti si faccia vanti!


Che c'entro io con certa gente?

Almeno all'inizio diamoci da fare

Ma chi me lo ha fatto fare... è meglio correre una maratona!

E' finitaaaaaa
Per me è un tempone!


martedì 1 luglio 2014

Settimana dal 23 al 29 giugno 2014. 2 stranamarathon.



Anche questa settimana due uscite più una maratona…
Lunedì 50’ di lento, mentre martedì avrei voluto fare un po’ di ripetute da 1000, solo che ho provato a farle di pomeriggio con un temperatura sopra i 35°, con vento caldo contrario nel tratto in salita, durante la seconda, inoltre, mi è anche venuto un dolore al collo del piede sx, ed allora meglio fermarsi subito!


Lunedì 23/06/2014: 50’ lento (4’52”)
Sensazioni: uscita tranquilla. In realtà prima parte in CL e seconda in CLS
Fc media 141 bpm - Fc max 156 bpm.
Martedì 10/06/2014: 50’ di?
Sensazioni: ho corso volutamente il pomeriggio in pieno caldo perché sabato la maratona sarà di pomeriggio, ma alla seconda mi è venuto un dolore al collo del piede sx ed allora ho deciso di fermarmi. Il caldo era insopportabile e non si respirava!
Fc media 141 bpm - Fc max 169 bpm.
Mercoledì 11/06/2014: riposo.
Giovedì 12/06/2014: riposo.
Venerdì 13/06/2014: Riposo.
Sabato 14/006/20114: 2 stranamarathon.
Sensazioni: ho camminato dal km 29 per dolori al ginocchio ed al collo del piede sx.
Domenica 15/06/2014: riposo.

Km totali: 61,51 in 6H15'30”.


2 strnamarathon

Avevo già anticipato che avrei “provato” a correre un’altra maratona (la settima in cinque mesi…) ed infatti è stata solo una prova, infatti la corsa si è fermata al km 29, poi è stata solo una lunga passeggiata.
Cerchiamo di procedere con ordine.
Organizzano una maratona a 20 minuti da casa e dovrei perdermela? Ma non ci pensate nemmeno, soprattutto se ci sono sempre i soliti amici! Inoltre, avendola già fatta lo scorso anno, so che stare intorno alle 3h30’ significa arrivare tra i primi 10.
Il caldo è tanto (siamo oltre i 30°), il percorso è molto impegnativo, ma l’aria di festa che si respira prima e dopo è troppo bella.
Arriviamo in poco tempo ed andiamo subito a regolarizzare (leggasi: pagare) l’iscrizione ed a ritirare il pacco gara (quasi inesistente, ma si sa che c’è crisi) e poi perdiamo tempo a fare foto e sfottere amici e giudici. Al momento del via però siamo tutti schierati e pronti. Il percorso lo conosco, so di non stare troppo bene, perciò decido di non esagerare e di partire tranquillo, questo mi consente comunque di essere nei primi i 5… fino al km 29. Già dopo il primo giro (il percorso si snoda su un circuito da ripetere 8 volte) accuso dolori allo stomaco ed un leggero fastidio al collo del piede sinistro. Cerco di tenere duro ma con il passare dei km il fastidio aumenta ed inizia anche a farmi male il ginocchio della stessa gamba, provo a modificare l’allacciatura delle scarpe e ad aggiustare la linguetta, ma niente da fare. Intanto il caldo si fa sentire, meno male che gli organizzatori avevano messo due ristori con acqua sul percorso (di 5 km) oltre quello dove c’erano coca cola, sali e cibo, e c’era anche un punto in cui venivamo “innaffiati” per rinfrescarci un po’. Verso il km 29 l’interruttore va sulla posizione di “spento”, ed allora inizio a camminare sperando di potermi riprendere (al 6 giro credo di aver doppiato il decimo in classifica) e di poter concludere comunque la gara. Purtroppo così non è stato perché il dolore al ginocchio e quello al collo del piede mi hanno accompagnato fino alla fine, inoltre anche le forze e, forse, la voglia di provarci mi hanno abbandonato con il passare dei km. Non so se ci voglia più coraggio a ritirarsi o a continuare, solo che al momento la prima opzione non è contemplata anche perché a casa c’è mio figlio che aspetta la sua medaglia! Perciò decido che anche camminando la devo finire. L’unica cosa che mi preoccupa è che il percorso è extraurbano e rischio di fare l’ultimo giro al buio. Infatti quando inizio l’ultimo giro è buio, per fortuna che nel frattempo mi hanno raggiunto l’amico “Gino u’ leng” (Luigi quello alto) e Mariella con i quali decido di affrontare gli ultimi 5 km, fatti su strade di campagna illuminate solo dalla luce della luna (le luci c’erano solo nella zona dell’arrivo/partenza). Finisco con un tempo oltre le 4h30’ ottenendo il mio peggior risultato di sempre! Non sono felice ovviamente del risultato (anche se mi sono posizionato a metà classifica), ma soprattutto sono i dolori che spero passino subito a darmi fastidio. A parte la preoccupazione per la gamba, i pensieri negativi sono attenuati dal fatto di aver ottenuto la medaglia da portare a Francesco, dal fatto che è stata un’ulteriore esperienza, che quando arrivi e ritrovi (o aspetti) gli altri amici è sempre festa.
Forse non sono così deluso anche perché sapevo che prima o poi avrei dovuto pagare il conto. Troppe maratone diceva Franchino già dopo la terza, troppo caldo, troppi allenamenti andati male nell’ultimo periodo e infine quel dolore iniziato già il martedì precedente. Inoltre non tutte le volte una gara va come la immaginiamo, su 42 km può sempre succedere di tutto, più aumentano i km da correre e più aumentano le probabilità che possa succedere qualcosa. Meno male che è successo ad una gara nella quale non avevo obiettivi particolari (se, ad esempio, fosse successo a Roma o a Terni sarei rimasto moooooolto male).
Per quanto riguarda l'organizzazionje della gara devo dire che il pacco gara lascia a desiderare,  pubblico completamente assente, molti punti in cui c’erano presidi di volontari e/o vigili urbani e protezione civile. Assolutamente negativa la qualità e quantità dei ristori. Nei due “extra” c’era solo acqua di dubbia provenienza (puzzava ed aveva un cattivo sapore), in quello dei 5 km oltre la coca cola c’era poco altro ancora, sempre i due ristori “extra” poi sono spariti al calare del sole…
Sul sito l’organizzazione rispondeva che il percorso era pianeggiante tranne un breve strappo, invece era tutta un sali scendi con salite e discese anche importanti e con un leggero strappo pianeggiante!
Spero che questi miei rilievi vengano presi solo come dei punti sui quali riflettere per migliorare la macchina organizzativa per le prossime edizioni.