Vi anticipo subito che se volete
solo sapere come è andata dovete andare al quintultimo capoverso, altrimenti
armatevi di pazienza e leggete quanto segue…
Finalmente è arrivato sabato
mattina, giorno di partenza: non vedo l’ora.
Il programma prevede che mi passino
a prendere da casa alle 6.30 per andare a Bari e prendere il pullman con gli
altri maratoneti. Io, ovviamente, sono giù all’orario prestabilito… ma mi tocca
fare 15 minuti di attesa con un freddo tremendo. Poi finalmente vedo arrivare
una macchina con gli altri 2 maratoneti e l’istrionico presidente, un rapido
saluto e poi velocemente verso il luogo dell’appuntamento con il pullman, che a sua volta è anche esso
in ritardo e quindi riusciamo ad arrivare in tempo. L’autobus è nuovo di
fabbrica, immatricolato il giorno prima e quindi… anche il motore è ancora
“legato” perciò Bari-Roma in 7, e dico sette, ore! Meno male che la compagnia è
buona ed il viaggio scorre tranquillamente. Poi finalmente, quando quasi non ci
pensavamo più scorgiamo la
Capitale, e dopo un po’ l’EUR con il palazzo dei congressi:
siamo arrivati.
Non alloggiamo tutti allo stesso
albergo, io decido di andare subito a lasciare il borsone così da essere più
libero e potermi muovere più agevolmente... non l’avessi mai fatto: un’ora e mezza
e 3 differenti mezzi pubblici per raggiungere l’albergo, in compenso la stanza
è grande e pulita ed anche la struttura è ottima! L’ala della mia stanza si
trova in una zona denominata “Africa” (i nomi delle varie “zone” corrispondono
ai continenti), non so perché ma quando leggo “Africa” non penso “che mi
abbiano dato un alloggio da terzo mondo?” Ma penso: “si sono sbagliati, mi
hanno scambiato per un maratoneta di livello etiope o kenyota” (…bisogna
pensare positivo! :-D).
Comunque mi devo sbrigare perché
c’è appuntamento con quelli di runningforum! Ovviamente arrivo in ritardo e
trovo solo ADB e Maria con un suo amico, ma solo perché avendo il numero di ADB ho
potuto avvisarlo del mio ritardo. Maria ed il suo amico vanno subito via ed
Antonio (ADB) mi accompagna a ritirare il pettorale ed a prendere qualcosa al
pasta party; si ho pranzato alle 17.00! Poi Antonio mi lascia perché ha da fare
ed io mi faccio un giro all’expo accompagnato da altri due amici, che nel
frattempo mi hanno raggiunto. Verso le 19.00 inizio a sentire un po’ di
stanchezza e chiedo ai miei amici, che sono in macchina, di accompagnarmi in
albergo. Quindi doccia, cena ed alle 22.00 sono già a letto. Avevo impostato la
sveglia del telefonino alle 5.30 ma sono già sveglio dalle 4.00 però al suono
telefonino mi alzo e vado a fare colazione.
Alle 7.30 sono già dalle parti del
Colosseo ad aspettare uno degli altri 3 atleti della mia società, il quale nonostante
sia sicuramente più veloce di me ha detto che rinuncia alla sua griglia e parte
con me per farsi almeno la prima metà del percorso. Entriamo in griglia una
mezz’oretta prima del via e li assisto a scene per me veramente strane, poi mi
diranno essere comuni in simili manifestazioni, ad esempio gente che pratica
riti propiziatori veramente strani, uomini e donne che fanno tranquillamente i
loro bisogni fisiologici (per fortuna ho visto solo “idrici”) ai lati delle
griglie, e qualche secondo dopo il via i maglioni e le maglie che volavano,
sembrava di essere sotto attacco!
Tutte queste cose dalla partenza
di ieri mattina fino alla partenza della gara mi hanno distratto e mi hanno
impedito di farmi assalire dall’ansia.
Quindi si parte con il mio amico
Tonino (animale da gara) ad incitarmi e spronarmi per i primi 20 km. Come avevo detto non
ho impostato il garmin perché avevo paura di misurazioni sballate, ed infatti
già dopo i primi kilometri mi ritrovo con qualche centinaio di metri in più
rispetto alle misurazioni ufficiali e con una media di 20”
inferiore al ritmo previsto di 4’50”, e così sarà per tutta la gara quindi
posso dire di aver corso a sensazione perché garmin e segnalazioni ufficiali
non coincidevano mai ed alla fine ho avuto anche 1 km di differenza! Però le
gambe girano bene, io mi sento bene e poi di sicuro non è quella la media anche
perché ai vari passaggi chilometrici faccio i confronti con i tempi previsti,
che mi sono provvidenzialmente stampati su un braccialetto, il quale dice che
in realtà sono poco sotto il tempo previsto.
Fisicamente tutto procede bene
fino al 25esimo km quando finalmente riesco a convincere Tonino ad andarsene (ho
paura di avere un ritmo troppo alto) e quasi in contemporanea mi esce un
fastidio al ginocchio destro lato esterno. Tutti gli spettri di Pescara sono
riapparsi! Ho iniziato a pensare che non sono “fatto” per la maratona e che se
riesco a finire questa poi mi dedicherò solo alle mezze. Decido di non
fermarmi, stringo i denti e continuo a correre (le maratone vanno corse e non
camminate!), ovviamente rallento un po’ ed al 30esimo km il dolore sparisce e riprendo
a correre con maggiore tranquillità.
Ora però dovrebbe arrivare il
muro e potrebbe saltare fuori anche qualche altro dolorino o potrebbe
ricordarsi di me anche il mio tendine…
Durante l’altra maratona, la
prima, ricordo che al 30esimo km avevo pensato “ma chi me lo ha fatto fare!”.
Questa volta, invece, ricordo a me stesso che mancano solo 12 km all’arrivo, che
significa solo un’oretta di corsa lenta, e che comunque riesco a chiudere sotto
le 3h30’: beh dai che è finita, un’ora di CL è praticamente una passeggiata di
salute, che sarà mai!
Fino al 30 i tanto temuti
sanpietrini ci sono stati, ma pochi e, se devo essere sincero, non mi hanno
dato tanto fastidio. Quello che non mi aspettavo erano tutti i tratti in
salita, pensavo di trovarne meno.
Ovviamente non avevo ancora visto
gli ultimi 5 km
dove praticamente sono più i sanpietrini sconnessi, le buche e le salite che il
resto. Al 35 prendo il terzo gel, il primo lo avevo preso al km 15 ed il secondo
al km 25, ovviamente in corrispondenza dei ristori. Ad ogni ristoro ho sempre
bevuto qualche sorso di acqua e non ho preso altro, frutta, dolci, sali, ecc…,
mentre dagli spugnaggi mi sono tenuto alla larga perché a terra c’era sempre acqua e
non volevo scivolare. Ma con il freddo che faceva e quel vento che tirava, come
facevano molti ad avere bisogno di bagnarsi? Boh, io sono arrivato alla fine
che avevo ancora le braccia e le mani fredde!!!
Gli ultimi km scorrono lenti e
tranquilli perché avevo deciso di gestire il “vantaggio” sul tempo che mi ero
prefissato.
Un applauso all’organizzazione ed
alla città per come sono riusciti ad organizzare l’evento. La mia esperienza
era limitata alle poche garette, con poche centinai di iscritti, alle quali avevo
partecipato, dove spesso non si trovava acqua ai ristori, dove se chiedevi
un’informazione si giravano dall’altro lato e dove non si vedeva anima viva. A
Roma, nonostante il numero così elevato di partecipanti, non ho trovato
confusione al deposito borse, ressa nelle griglie, imbottigliamenti alla
partenza, i ristori erano sempre forniti, all’arrivo, poi nessuna confusione ma
tutto ordinato, sono anche riuscito a fare i massaggi nel giro di 10 minuti!
Oltre all’organizzazione, la cosa
che più mi ha impressionato è stata la gente: praticamente per 42 km c’era sempre gente pronta
ad incitarti ed anche quando il tifo sembrava un po’ mogio bastava una
sciocchezza per riaccenderlo.
Mi sono veramente divertito, sia
per come è finita (ah non l’ho ancora scritto? Ancora un po’ di pazienza…:-D) sia
per come l’ho corsa. Se non fosse stato per quei km in cui ho avuto quel
fastidio al ginocchio devo dire che me la sono goduta. L’ho corsa ad un ritmo
dove riuscivo a ridere e scherzare, a godermi il panorama (mi riferisco anche a
quello della città, non state sempre a pensare male…), e poi quando vedevo
dei bambini che ci aspettavano festosi scattavo subito di lato per andare a
dargli il “cinque”: bellissimo.
Il km 41 è stato il più lungo
anche perché tutto in salita e sui sanpietrini, e poi quel cartello “ultimo km”
non arrivava mai, ma quando è arrivato sono anche riuscito a farlo in
progressione chiudendo con il mio pb in 3h28’39”. Tenendo conto che è stata una
giornata particolarmente ventosa, il percorso non propriamente dei più facili, che
il mio garmin ha segnato 43 km
e passa (molti si sono lamentati del fatto che il percorso fosse stato più
lungo, tutti denunciano dai 700 ai 1.200 metri in più) e che l’ho finita non bene
ma benissimo, devo dire che è stata un’esperienza bellissima, che cercherò di
ripetere sicuramente.
Ultima nota a margine di questa
bella esperienza è che per la prima volta ho corso una gara dove era presente
anche l’altra mia categoria, la T46,
e con immensa soddisfazione fatemi scrivere che sono arrivato secondo dietro un
olimpionico! E quando mi ricapita più…
Peccato solo che non fosse
prevista la premiazione e la cerimonia del podio. Un imbecille
dell’organizzazione (l’unico tra le migliaia di persone coinvolte, che invece
sono state tutte molto brave, cortesi e disponibili) mi ha detto “tanto hai
vinto soldi!”, vabbè, è vero, dovrei aver vinto 150 €, che non fanno
sicuramente male, però volete mettere anche la gioia e la soddisfazione di
salire sul podio? Almeno sono riuscito a farmi avere l’autorizzazione per farmi
un paio di foto sul “mio” gradino.
Ma le emozioni di quella giornata
non sono finite perché dopo il lungo
viaggio di ritorno, arrivato a casa quasi verso mezzanotte trovo mio figlio (4
anni) ancora sveglio che mi aspetta perché vuole la “sua” medaglia e dopo la cerimonia
di premiazione mi ha riempito di baci ed abbracci per un sacco di tempo! Questa
emozione la può capire solo chi è padre, e forse solo chi è padre non si
arrabbierà se l’ho costretto a leggere queste ulteriori righe…
Infine un doveroso ringraziamento
al coach Franco “franchino” Chiera, che con tanta pazienza mi ha seguito
durante tutta la preparazione e mi ha saputo dare validissimi insegnamenti e
consigli.
Grazie a Tonino per avermi
accompagnato e spronato nella prima metà gara, grazie anche a chi mi ha
“seguito” dandomi anche consigli sul blog come Alain e Saverio, o sul GC come Ubaldo e
Nicola, o chi dal vivo come, ad esempio, Silvio e Nicola “alpino”… ecco quando
si fanno i ringraziamenti si rischia sempre di dimenticare qualcuno, e
sicuramente lo sto facendo, spero che non me ne voglia nessuno.
gran bel racconto! Tenerissimo tuo figlio, la parte più bella!
RispondiEliminaEd è stato un piacere discutere su connect :)))
Complimenti per la prestazione dopo un ultimo periodo così travagliato!
Grazie!!!
EliminaMi associo a Ubaldo. Anche a me, da padre e nel giorno della festa del papà, mi è piaciuta la parte in cui parli di tuo figlio. La medaglia che si porta a casa fa il suo effetto, devo dire, sui bambini... :D Complimenti per la tua gara e per il racconto emozionante da cui traspare poca sofferenza... quindi un plauso anche e soprattutto alla tua preparazione!
RispondiEliminaGià poca sofferenza, sia durante sia dopo la gara; come hai, giustamente, scritto è tutto merito della preparazione!
EliminaBravissimo Saverio! E che maratona di racconto, bello!
RispondiEliminaTi faccio i miei più sinceri complimenti, hai ottenuto un buon risultato perchè hai lavorato bene e con passione, i ringraziamenti ci stanno ma devi ringraziare soprattutto e solo te stesso che ci hai messo gambe, cuore e passione! E poi che vuoi che sia un dolorino al trentesimo... :-D mica volevi che fosse troppo semplice questo PB?! :-D
Adesso recupera bene e goditi l'impresa. E poi pensa al prossimo obiettivo, che Roma non è velocissima e qualcosa lo si toglie ;-)
E tu vorresti farmi credere che lo hai letto tutto? Non ci credo! :-D
EliminaSe la gara è andata come è andata, la sensazione che avevo durante la gara era di correre un LL, sicuramente è merito delle mie gambe, del mio cuore e della mia passione, ma senza il tuo importante aiuto nella preparazione, chissà in quanto l'avrei finita e soprattutto in che condizioni! Invece l'ho corsa in maniera tranquilla e dopo la gara non dico che ero fresco come una rosa... ma quasi.
Mentre sinceramente mi è dispiaciuto per le persone che ho superato negli ultimi chilomentri, e che ho trovato a terra con i crampi o piegate ai lati a vomitare o che si fermavano per altri problemi. Lo vedi che la preparazione ed i tuoi consgili sono serviti?
Cmq ieri sera già prima uscita defaticante, e sto già guardando in giro per le prossime gare!
Questo è un ricordo che porterai nel cuore a lungo. Un ammirato plauso.
RispondiEliminaGià, sono emozioni che rimangono. Grazie!
EliminaCiao, a leggere il tuo racconto vien voglia di correre una maratona domani! Comunque i miei più sinceri complimenti!
RispondiEliminaGrazie!!! Spero di essere riuscito a tramettere parte delle emozioni nel racconto.
EliminaQuindi ricapitolando: hai consolidato il tuo primato in maratona, non hai avuto nessun problema fisico a parte un piccolo fastidio al ginocchio, le tue fatiche sono state premiate nonostante quel breve stop durante gli allenamenti, hai corso in mezzo a 15000 persone, hai centrato tutti gli obbiettivi. E in più sei l'eroe del tuo bimbo, che vuoi di più dalla vita?? Bravo Maratoneta!! Alla prossima impresa! ;-)
RispondiEliminaOttima sintesi Alain. Grazie anche a te!
RispondiEliminaTu? Come procede?
Diciamo che sono fiducioso per la stagione in arrivo, ma sentire parlare di maratone mi stuzzica altre idee...
EliminaImmagino...
EliminaE per domenica ti voglio positivo: dai che deve andare bene!!!