martedì 19 marzo 2013

17 marzo 2013 - Maratona di Roma



Vi anticipo subito che se volete solo sapere come è andata dovete andare al quintultimo capoverso, altrimenti armatevi di pazienza e leggete quanto segue…
Finalmente è arrivato sabato mattina, giorno di partenza: non vedo l’ora.
Il programma prevede che mi passino a prendere da casa alle 6.30 per andare a Bari e prendere il pullman con gli altri maratoneti. Io, ovviamente, sono giù all’orario prestabilito… ma mi tocca fare 15 minuti di attesa con un freddo tremendo. Poi finalmente vedo arrivare una macchina con gli altri 2 maratoneti e l’istrionico presidente, un rapido saluto e poi velocemente verso il luogo dell’appuntamento  con il pullman, che a sua volta è anche esso in ritardo e quindi riusciamo ad arrivare in tempo. L’autobus è nuovo di fabbrica, immatricolato il giorno prima e quindi… anche il motore è ancora “legato” perciò Bari-Roma in 7, e dico sette, ore! Meno male che la compagnia è buona ed il viaggio scorre tranquillamente. Poi finalmente, quando quasi non ci pensavamo più scorgiamo la Capitale, e dopo un po’ l’EUR con il palazzo dei congressi: siamo arrivati.
Non alloggiamo tutti allo stesso albergo, io decido di andare subito a lasciare il borsone così da essere più libero e potermi muovere più agevolmente... non l’avessi mai fatto: un’ora e mezza e 3 differenti mezzi pubblici per raggiungere l’albergo, in compenso la stanza è grande e pulita ed anche la struttura è ottima! L’ala della mia stanza si trova in una zona denominata “Africa” (i nomi delle varie “zone” corrispondono ai continenti), non so perché ma quando leggo “Africa” non penso “che mi abbiano dato un alloggio da terzo mondo?” Ma penso: “si sono sbagliati, mi hanno scambiato per un maratoneta di livello etiope o kenyota” (…bisogna pensare positivo! :-D).
Comunque mi devo sbrigare perché c’è appuntamento con quelli di runningforum! Ovviamente arrivo in ritardo e trovo solo ADB e Maria con un suo amico, ma solo perché avendo il numero di ADB ho potuto avvisarlo del mio ritardo. Maria ed il suo amico vanno subito via ed Antonio (ADB) mi accompagna a ritirare il pettorale ed a prendere qualcosa al pasta party; si ho pranzato alle 17.00! Poi Antonio mi lascia perché ha da fare ed io mi faccio un giro all’expo accompagnato da altri due amici, che nel frattempo mi hanno raggiunto. Verso le 19.00 inizio a sentire un po’ di stanchezza e chiedo ai miei amici, che sono in macchina, di accompagnarmi in albergo. Quindi doccia, cena ed alle 22.00 sono già a letto. Avevo impostato la sveglia del telefonino alle 5.30 ma sono già sveglio dalle 4.00 però al suono telefonino mi alzo e vado a fare colazione.
Alle 7.30 sono già dalle parti del Colosseo ad aspettare uno degli altri 3 atleti della mia società, il quale nonostante sia sicuramente più veloce di me ha detto che rinuncia alla sua griglia e parte con me per farsi almeno la prima metà del percorso. Entriamo in griglia una mezz’oretta prima del via e li assisto a scene per me veramente strane, poi mi diranno essere comuni in simili manifestazioni, ad esempio gente che pratica riti propiziatori veramente strani, uomini e donne che fanno tranquillamente i loro bisogni fisiologici (per fortuna ho visto solo “idrici”) ai lati delle griglie, e qualche secondo dopo il via i maglioni e le maglie che volavano, sembrava di essere sotto attacco!
Tutte queste cose dalla partenza di ieri mattina fino alla partenza della gara mi hanno distratto e mi hanno impedito di farmi assalire dall’ansia.
Quindi si parte con il mio amico Tonino (animale da gara) ad incitarmi e spronarmi per i primi 20 km. Come avevo detto non ho impostato il garmin perché avevo paura di misurazioni sballate, ed infatti già dopo i primi kilometri mi ritrovo con qualche centinaio di metri in più rispetto alle misurazioni ufficiali e con una media di 20” inferiore al ritmo previsto di 4’50”, e così sarà per tutta la gara quindi posso dire di aver corso a sensazione perché garmin e segnalazioni ufficiali non coincidevano mai ed alla fine ho avuto anche 1 km di differenza! Però le gambe girano bene, io mi sento bene e poi di sicuro non è quella la media anche perché ai vari passaggi chilometrici faccio i confronti con i tempi previsti, che mi sono provvidenzialmente stampati su un braccialetto, il quale dice che in realtà sono poco sotto il tempo previsto.
Fisicamente tutto procede bene fino al 25esimo km quando finalmente riesco a convincere Tonino ad andarsene (ho paura di avere un ritmo troppo alto) e quasi in contemporanea mi esce un fastidio al ginocchio destro lato esterno. Tutti gli spettri di Pescara sono riapparsi! Ho iniziato a pensare che non sono “fatto” per la maratona e che se riesco a finire questa poi mi dedicherò solo alle mezze. Decido di non fermarmi, stringo i denti e continuo a correre (le maratone vanno corse e non camminate!), ovviamente rallento un po’ ed al 30esimo km il dolore sparisce e riprendo a correre con maggiore tranquillità.
Ora però dovrebbe arrivare il muro e potrebbe saltare fuori anche qualche altro dolorino o potrebbe ricordarsi di me anche il mio tendine…
Durante l’altra maratona, la prima, ricordo che al 30esimo km avevo pensato “ma chi me lo ha fatto fare!”. Questa volta, invece, ricordo a me stesso che mancano solo 12 km all’arrivo, che significa solo un’oretta di corsa lenta, e che comunque riesco a chiudere sotto le 3h30’: beh dai che è finita, un’ora di CL è praticamente una passeggiata di salute, che sarà mai!
Fino al 30 i tanto temuti sanpietrini ci sono stati, ma pochi e, se devo essere sincero, non mi hanno dato tanto fastidio. Quello che non mi aspettavo erano tutti i tratti in salita, pensavo di trovarne meno.
Ovviamente non avevo ancora visto gli ultimi 5 km dove praticamente sono più i sanpietrini sconnessi, le buche e le salite che il resto. Al 35 prendo il terzo gel, il primo lo avevo preso al km 15 ed il secondo al km 25, ovviamente in corrispondenza dei ristori. Ad ogni ristoro ho sempre bevuto qualche sorso di acqua e non ho preso altro, frutta, dolci, sali, ecc…, mentre dagli spugnaggi mi sono tenuto alla larga perché a terra c’era sempre acqua e non volevo scivolare. Ma con il freddo che faceva e quel vento che tirava, come facevano molti ad avere bisogno di bagnarsi? Boh, io sono arrivato alla fine che avevo ancora le braccia e le mani fredde!!!
Gli ultimi km scorrono lenti e tranquilli perché avevo deciso di gestire il “vantaggio” sul tempo che mi ero prefissato.
Un applauso all’organizzazione ed alla città per come sono riusciti ad organizzare l’evento. La mia esperienza era limitata alle poche garette, con poche centinai di iscritti, alle quali avevo partecipato, dove spesso non si trovava acqua ai ristori, dove se chiedevi un’informazione si giravano dall’altro lato e dove non si vedeva anima viva. A Roma, nonostante il numero così elevato di partecipanti, non ho trovato confusione al deposito borse, ressa nelle griglie, imbottigliamenti alla partenza, i ristori erano sempre forniti, all’arrivo, poi nessuna confusione ma tutto ordinato, sono anche riuscito a fare i massaggi nel giro di 10 minuti!
Oltre all’organizzazione, la cosa che più mi ha impressionato è stata la gente: praticamente per 42 km c’era sempre gente pronta ad incitarti ed anche quando il tifo sembrava un po’ mogio bastava una sciocchezza per riaccenderlo.
Mi sono veramente divertito, sia per come è finita (ah non l’ho ancora scritto? Ancora un po’ di pazienza…:-D) sia per come l’ho corsa. Se non fosse stato per quei km in cui ho avuto quel fastidio al ginocchio devo dire che me la sono goduta. L’ho corsa ad un ritmo dove riuscivo a ridere e scherzare, a godermi il panorama (mi riferisco anche a quello della città, non state sempre a pensare male…), e poi quando vedevo dei bambini che ci aspettavano festosi scattavo subito di lato per andare a dargli il “cinque”: bellissimo.
Il km 41 è stato il più lungo anche perché tutto in salita e sui sanpietrini, e poi quel cartello “ultimo km” non arrivava mai, ma quando è arrivato sono anche riuscito a farlo in progressione chiudendo con il mio pb in 3h28’39”. Tenendo conto che è stata una giornata particolarmente ventosa, il percorso non propriamente dei più facili, che il mio garmin ha segnato 43 km e passa (molti si sono lamentati del fatto che il percorso fosse stato più lungo, tutti denunciano dai 700 ai 1.200 metri in più) e che l’ho finita non bene ma benissimo, devo dire che è stata un’esperienza bellissima, che cercherò di ripetere sicuramente.
Ultima nota a margine di questa bella esperienza è che per la prima volta ho corso una gara dove era presente anche l’altra mia categoria, la T46, e con immensa soddisfazione fatemi scrivere che sono arrivato secondo dietro un olimpionico! E quando mi ricapita più…
Peccato solo che non fosse prevista la premiazione e la cerimonia del podio. Un imbecille dell’organizzazione (l’unico tra le migliaia di persone coinvolte, che invece sono state tutte molto brave, cortesi e disponibili) mi ha detto “tanto hai vinto soldi!”, vabbè, è vero, dovrei aver vinto 150 €, che non fanno sicuramente male, però volete mettere anche la gioia e la soddisfazione di salire sul podio? Almeno sono riuscito a farmi avere l’autorizzazione per farmi un paio di foto sul “mio” gradino.
Ma le emozioni di quella giornata non sono finite perché dopo il  lungo viaggio di ritorno, arrivato a casa quasi verso mezzanotte trovo mio figlio (4 anni) ancora sveglio che mi aspetta perché vuole la “sua” medaglia e dopo la cerimonia di premiazione mi ha riempito di baci ed abbracci per un sacco di tempo! Questa emozione la può capire solo chi è padre, e forse solo chi è padre non si arrabbierà se l’ho costretto a leggere queste ulteriori righe…
Infine un doveroso ringraziamento al coach Franco “franchino” Chiera, che con tanta pazienza mi ha seguito durante tutta la preparazione e mi ha saputo dare validissimi insegnamenti e consigli.
Grazie a Tonino per avermi accompagnato e spronato nella prima metà gara, grazie anche a chi mi ha “seguito” dandomi anche consigli sul blog  come Alain e Saverio, o sul GC come Ubaldo e Nicola, o chi dal vivo come, ad esempio, Silvio e Nicola “alpino”… ecco quando si fanno i ringraziamenti si rischia sempre di dimenticare qualcuno, e sicuramente lo sto facendo, spero che non me ne voglia nessuno.








14 commenti:

  1. gran bel racconto! Tenerissimo tuo figlio, la parte più bella!
    Ed è stato un piacere discutere su connect :)))
    Complimenti per la prestazione dopo un ultimo periodo così travagliato!

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  2. Mi associo a Ubaldo. Anche a me, da padre e nel giorno della festa del papà, mi è piaciuta la parte in cui parli di tuo figlio. La medaglia che si porta a casa fa il suo effetto, devo dire, sui bambini... :D Complimenti per la tua gara e per il racconto emozionante da cui traspare poca sofferenza... quindi un plauso anche e soprattutto alla tua preparazione!

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    1. Già poca sofferenza, sia durante sia dopo la gara; come hai, giustamente, scritto è tutto merito della preparazione!

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  3. Bravissimo Saverio! E che maratona di racconto, bello!
    Ti faccio i miei più sinceri complimenti, hai ottenuto un buon risultato perchè hai lavorato bene e con passione, i ringraziamenti ci stanno ma devi ringraziare soprattutto e solo te stesso che ci hai messo gambe, cuore e passione! E poi che vuoi che sia un dolorino al trentesimo... :-D mica volevi che fosse troppo semplice questo PB?! :-D
    Adesso recupera bene e goditi l'impresa. E poi pensa al prossimo obiettivo, che Roma non è velocissima e qualcosa lo si toglie ;-)

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    1. E tu vorresti farmi credere che lo hai letto tutto? Non ci credo! :-D
      Se la gara è andata come è andata, la sensazione che avevo durante la gara era di correre un LL, sicuramente è merito delle mie gambe, del mio cuore e della mia passione, ma senza il tuo importante aiuto nella preparazione, chissà in quanto l'avrei finita e soprattutto in che condizioni! Invece l'ho corsa in maniera tranquilla e dopo la gara non dico che ero fresco come una rosa... ma quasi.
      Mentre sinceramente mi è dispiaciuto per le persone che ho superato negli ultimi chilomentri, e che ho trovato a terra con i crampi o piegate ai lati a vomitare o che si fermavano per altri problemi. Lo vedi che la preparazione ed i tuoi consgili sono serviti?
      Cmq ieri sera già prima uscita defaticante, e sto già guardando in giro per le prossime gare!

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  4. Questo è un ricordo che porterai nel cuore a lungo. Un ammirato plauso.

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  5. Ciao, a leggere il tuo racconto vien voglia di correre una maratona domani! Comunque i miei più sinceri complimenti!

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    1. Grazie!!! Spero di essere riuscito a tramettere parte delle emozioni nel racconto.

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  6. Quindi ricapitolando: hai consolidato il tuo primato in maratona, non hai avuto nessun problema fisico a parte un piccolo fastidio al ginocchio, le tue fatiche sono state premiate nonostante quel breve stop durante gli allenamenti, hai corso in mezzo a 15000 persone, hai centrato tutti gli obbiettivi. E in più sei l'eroe del tuo bimbo, che vuoi di più dalla vita?? Bravo Maratoneta!! Alla prossima impresa! ;-)

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  7. Ottima sintesi Alain. Grazie anche a te!
    Tu? Come procede?

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    1. Diciamo che sono fiducioso per la stagione in arrivo, ma sentire parlare di maratone mi stuzzica altre idee...

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    2. Immagino...
      E per domenica ti voglio positivo: dai che deve andare bene!!!

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