lunedì 30 settembre 2013

Settimana dal 13 al 29 settembre 2013. 31° Maratona del Piceno Fermano.


Questa settimana solo 3 allenamenti leggeri perché domenica c’è la maratona.
Martedì 3x3000 fatti alle 14.00, ma fa ancora troppo caldo… cmq dopo la prima fatta un po’ troppo veloce, le altre due decido di farle con calma anche perché non vorrei stancarmi troppo; oltretutto devo confessare che ero partito per farne 4 ma poi ho pensato che fare un’uscita di circa 20 km a pochi giorni da una maratona non doveva essere molto saggio, perciò dopo la prima ripetuta ho deciso di ridurre il numero di ripetute ed i km sono diventati solo 14.
Mercoledì 45’ minuti di CL, avrei voluto fare 10 km ma mi sono fermato un po’ prima (poco dopo il nono) perché mi era venuto un fastidio alla caviglia e non ho voluto rischiare.
Giovedì 40’ di CLR con allunghi
Domenica la maratona!

Lunedì 23/09/2013: riposo
Martedì 24/09/2013: 3x1000 rec 3’.
Ripetute fatte a: 4'13", 4'18", 4'23" (media: 4'18").
Recuperi fatti a: 4'45", 5'01", 5'06", 4'57" (media: 4'57").
Media generale 4'35" per 14 km.
Sensazioni: fa ancora caldo per fare "lavori" impegnativi alle 14.00... Solo 3 ripetute perché non volevo stancarmi troppo e non volevo fare molti km, cmq dopo la prima più veloce le altre due ho preferito farle più lentamente: domenica ho pur sempre una maratona da correre! Primi 1500 mt di ogni ripetuta in salita e gli altri in discesa.
Fc media 156 bpm - Fc max 170 bpm.
Mercoledì 25/09/2013: 9 km CL (5’52”).
Sensazioni: uscita tranquilla, ho finito un km prima perché mi era venuto un fastidio alla caviglia sinistra e non ho voluto rischiare.
Fc media 146 bpm - Fc max 160 bpm.
Giovedì 26/09/2013: 40’ CLR con allunghi (5’15”).
Sensazioni: uscita tranquilla.
Fc media 132 bpm - Fc max 152 bpm..
Venerdì 27/09/2013: riposo
Sabato 28/09/2013:  riposo
Domenica 29/09/2013: 31° Maratona del Piceno Fermano


Km totali: 73,69 in 6H02'01"


31° Maratona del Piceno Fermano

Sabato mattina si parte per raggiungere la provincia di Fermo ed affrontare questa nuova esperienza. La compagnia è buona ed il viaggio trascorre tranquillo e rapido (per quanto lo possano essere 4 ore). Veloce il ritiro del pettorale e del pacco gara (scarso), bello il villaggio maratona (ovviamente in proporzione alla gara che stiamo per fare). Approfittiamo subito del pasta party e con 3 euro abbiamo un piatto di pasta asciutta, cotoletta di pollo, pane, frutta acqua (tutte porzioni abbondanti).  Anche la sera, con lo stesso prezzo, avremo più o meno le stesse cose: altro tipo di pasta, coscette di pollo, insalata, pane ed acqua. Dopo il pranzo ci portiamo verso il villaggio convenzionato con la maratona, e meno male che avevamo l’automobile perché è parecchio distante, nonché  fuori dal centro abitato e senza nessun tipo di collegamento! Cmq la struttura è pulita e tranquilla, e tutti gli ospiti erano maratoneti o accompagnatori. L’unico difetto è che ubicato sotto la ferrovia ed anche di notte passavano i treni… ma tanto già dormo poco per l’emozione (non so come definirla; di sicuro non è ansia) e quindi non mi crea problema anche perché quando dormo non sento niente!
Nel pomeriggio si ritorna al villaggio maratona, perché quella dei maratoneti è una comunità, si conoscono tutti (io ero uno dei pochi a non conoscere nessuno) perché molti di questi fanno dalle 30 alle 60 maratone all’anno, si avete letto bene; tra maratone ed ultra c’è gente che supera anche le 60 all’anno, infatti ho conosciuto gente che in totale ne ha fatte più 400, ovviamente tutte rigorosamente sopra le 5 ore e tutte con più di metà dei km previsti fatti camminando. Vabbè contenti loro…
Le previsioni meteo dicevano pioggia, ed invece i nuvoloni hanno solo tenuto coperto il cielo per quasi tutta la durata della gara. Faceva tanto caldo e c’era tanta umidità: già al secondo km si grondava di sudore! L’importante, per me, era evitare gli spugnaggi. Oramai lo so: se mi bagno la maglia all’altezza dello stomaco ho problemi e mi devo fermare!
Cmq nuova maglia sociale, nuove scarpe (eh, si ho deciso di utilizzare le Adistar Boost) e… 3 gel. Si lo so, le ultime le ho fatte senza prenderli ed ancora adesso, mentre scrivo, non so se mi portino benefici, però di sicuro male non mi fanno perciò questa volta ho deciso di prenderli!
Doveva essere una maratona di allenamento, in preparazione per quella di Pescara… e così è stato!
Molti erano convinti che puntassi a migliorare il personale e forse ci avrei anche provato, ma non era gornata…
Essendo un allenamento ho voluto provare a fare qualche esperimento sui ritmi. Volevo fare almeno 35 km al ritmo gara previsto per Pescara. Ebbene si lo confesso: il 20 ottobre prossimo vorrei provare a scendere sotto le 3h25, quindi 3h24’59”! Una persona normale avrebbe provato a tenere questo ritmo (4’50”) anche durante questa maratona, ma secondo voi posso mai aver fatto una cosa così scontata? Beh forse pecco di presunzione ma sento che l’obiettivo che mi sono posto è alla mia portata e quindi voglio portarmi avanti… perciò decido di partire con un ritmo più veloce (4’44”). I primi km, ovviamente, sono facili e devo anche riuscire a controllarmi per non  andare ancora più forte. Sono agevolato dal fatto che fino al km 20 sono accompagnato dal fido Tonino (alla sua maratona n° 21… di quest’anno) e che ho gente da mettere nel mirino e superare. Al ristoro del km 20 Tonino “litiga” con l’integratore e con l’acqua del ristoro e rimane qualche centinaio di metri dietro a me, ed io rimango da solo (e lo rimarrò fino alla fine!). Al km 27 finisco i “sorpassi” (secondo me, in realtà è gente che era partita forte e stava rallentando) e quelli avanti a me sono troppo distanti per provare ad inseguirli, non avendo più niente da fare è come se mi si fosse passata la voglia di spingere, allora mi ricordo che l’obiettivo è di arrivare almeno al km 35 con una media intorno ai 4’50”, ed infatti nonostante abbia rallentato riesco a passare al km 35 alla media di 4’50”! Il “dovere” è fatto, adesso si tratta di correre solo per altri 7 km… Devo aggiungere che dal giro di boa per tornare da Porto Sant’Elpidio a Porto San Giorgio, quindi intorno al km 30, e fino all’arrivo abbiamo avuto vento contrario e che dal km 20 al km 40 c’erano tanti piccoli saliscendi ed un paio di cavalcavia che spezzavano il ritmo. Ovviamente negli ultimi km ho pagato il fatto di aver corso i primi ad un ritmo più veloce del “consentito”. Ma non mi importava ed infatti, durante la gara non ho mai pensato al tempo finale anche se avevo detto a tutti che l’avrei chiusa in 3h30’ (…e porca pupazza, con tutti gli allenamenti che faccio non devo riuscire a chiudere una maratona piatta in tre ore e mezza?).  Al km 36 un po’ di panico perché non trovo le indicazioni del percorso ed in giro non c’è nessuno a cui poter chiedere (infatti a Sant’Elpidio, c’erano due o tre incroci non presidiati ed ovviamente anche le automobili ne approfittavano), in lontananza distinguo la sagoma di due runner e decido di proseguire seguendo loro… ho corso un rischio perché lungo tutto il percorso c’erano anche runner che non partecipavano alla manifestazione e che si facevano il loro bell’allenamento, cmq dopo 2 km di incertezza trovo “uno” dell’organizzazione in bici e mi conferma che sto andando per la direzione giusta. Nel frattempo mi superano in tre, tra cui il pacer delle 3h30” e l’amico Tonino. Con quest’ultimo ci scambiamo qualche impressione, e mi dice che loro hanno fatto quella strada perche hanno seguito me! Cmq provo a stare con loro ma sinceramente non ne ho più, perciò rimango attardato anche perché secondo me stanno andando un po’ troppo forte, ed infatti il palloncino delle 3h30’ taglierà il traguardo in 3h28”!
Ed io? Ah già, io l’ho chiusa in 3h’30’06 (39° assoluto ed 8° MM35), correndola tutta e finendola tranquillamente senza particolari affanni, senza dolori (oltre quelli normali) e senza sensazioni negative. Se proprio devo dirla tutta sono tra quelli che al km 35 pensa “ma chi me lo ha fatto fare”, “non vedo l’ora che finisca”, salvo poi arrivare al km 41 ed iniziare a pensare già alla prossima!
Non ho ancora capito perché quelli di TDS portino il tempo ufficiale uguale al Real time, nonostante avessimo il chip. Io ho fatto partire il garmin subito dopo lo sparo (infatti ho 2 secondi di differenza) però sono passato dal via sicuramente dopo 10/15 secondi; lo so non cambia niente, però a livello psicologico 3’29 è diverso da 3’30 ;-). La conferma la ho anche dal passaggio della mezza perché dal garmin l’ho passata in 1h39’ mentre da TDS in 1h40’.
Scarpe Adidas Adistar Boost promosse: sono le mie scarpe da gara!
Per quanto riguarda l’organizzazione un paio di rilievi: due o tre incroci (nella zona di Porto Sant’Elpidio) da presidiare meglio, alcuni tratti di percorso da segnalare meglio ed i ristori da migliorare (solo acqua calda, niente cocacola, solo su due o 3 tavolini c’era qualcosa tipo the e biscottini). Sono considerazioni non solo mie ma di quasi tutti quelli che l’hanno fatta.


 Mauro, io, Tonino, Patrizia
 La nuova maglia personalizzata
 La medaglia

6 commenti:

  1. bel racconto! Hai fatto un ottimo tempo, viste le premesse di voler usar la gara come allenamento e la, conseguente, scarsa spinta psicologica! Un ottimo allenamento per le gambe e per la testa ;) Però un po' disorganizzati a questa maratona, direi! I problemi finali nel cercare il percorso non dovrebbero davvero capitare.

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    1. Speriamo che l'allenamento renda i suoi frutti.
      Ubà credimi che in gara, arrivare ad un bivio e, non sapere dove andare è veramente una brutta sensazione...

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  2. Bravo,anzi bravissimo...buon tempo ed ottimo viatico per Pescara! Ormai il tuo PB sulla distanza ha le ore contate.

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    1. Grazie Saverio, devo solo riuscire a mantenere questa condizione per altri 20 giorni...

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  3. Bravo Saverio! Le difficoltà a cui sei andato incontro qualche settimana fa le hai superate davvero bene e ti faccio l'in bocca al "povero" lupo per Pescara! 20 giorni passano in un baleno!!!

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    1. Già quel periodo sembra già storia vecchia!
      Io intanto tocco ferro... anche perchè questa mattina mi è ricomparso un fastidio (non so cosa sia) dietro la coscia sinistra, che già mi aveva accompagnato domenica dal decimo kilometro fino all'arrivo; solo che oggi faceva un po' più male.

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