lunedì 22 ottobre 2012

21 ottobre 2012 - Maratona di Pescara

Ci siamo... sabato sera a letto all 23.15, sveglia impostata alle 3.50 ma puntualmente alle 3.30 giro già per casa, perciò spengo subito le sveglie (ne avevo messe 3!) e mi inizio a preparare; alle 4.30, puntuali come un orologio svizzero, i miei compagni di viaggio sono già sotto casa mia e partiamo per quella che per me sarà la mia prima maratona! I poco più di 300 km scorrono lisci, la strada e libera e non c'è pioggia o nebbia, così come non c'è nemmeno il sonno (ebbene si: speravo di dormire, anche pochi minuti, durante il viaggio). Arriviamo a Pescara poco dopo le 7.30 e ci avviamo a ritirare i pettorali e, poichè devo sempre dimenticare qualcosa, al momento del ritiro mi accorgo di non avere le spillette, per fortuna l'organizzazione ne aveva messe alcune a disposizione. Si ritorna in macchina per cambiarci e poi andiamo a fare una passeggiata sul lungomare dove molti atleti stanno effettuando il loro riscaldamento; io non ho mai fatto riscaldamento (ho 42 km per riscaldarmi...) perciò mi godo il mare ed il panorama, complice anche la bella giornata di sole. Il tempo vola ed è già ora di portarsi nei pressi della partenza. Pochi secondi di attesa ed arriva il via ed insieme ad esso la prima disavventura! Non ho capito cosa ho fatto ma ho dovuto riavviare il garmin per ben 3 volte, infatti ho un paio di minuti e credo 300/400 metri di differenza con le misurazioni degli altri runner.. Con mia sorpresa, visto che non avevo trovato questa notizia de nessuna parte, ci sono i pacers; perciò alla partenza mi sono posizionato vicino a quelli delle 3 ore e 30', memore dell'esperienza della mezza di Villanova dove i pacers sono paritti con quasi 20"  più veloci rispetto al tempo finale, mi riprometto di non affannarmi nel seguirli ma di procedere con il mio ritmo! (questo lo devo sicuramente all'esperienza ma anche ai validi consigli ricevuti dagli amici di runningforum). Infatti, dopo poche centinaia di metri i "palloncini rossi" si allontanano ed io ed il mio compagno Nicola decidiami di non forzare anche perchè il garmin segna 4'52" di media quindi -8; dopo i primi 2 km quasi non riusciamo più a vederli; verso il 10 km li riprendiamo e li lasciamo dietro, adesso al media è intorno ai 4'55. Al 15 km ho già dovuto fare 2 soste per fare "plin plin", cmq un paio di allunghi e sono ritornato insieme a Nicola, che è venuto solo per farsi un lungo di allenamento e mi ha preannunciato che dopo un po' avrebbe rallentato, nel frattempo affianchiamo un altro runner, il quale appena legge sulle magliette il nome della nostra società ci riferisce di essere un nostro vicino e così iniziamo un po' a parlare (amici in comune, sensazion, tempi, ecc...) e quando mi chiede il nome mi riconosce perchè le (poche) informazioni che ha trovato sulla gara le ha trovate anche grazie al 3ad che ho aperto sul forum. Nicola nel frattempo decide di rallentare e noi che stiamo portando lo stesso ritmo decidiamo di proseguire insiame. Intorno al km 25 inizio ad evere un fastidio alla caviglia sinistra; mi dico "vabbè, dai passerà"... intanto i km scorrono tranquilli, alla mezza passo in 1h43" e le sensazioni, a parte il fasdidio alla caviglia, sono ottime: riesco a parlare senza affanno e riesco anche a godermi il contesto. Al 25 km mi accorgo che sebbene non abbia saltato alcun ristoro non ho ancora preso nessun gel, perciò aspetto di vedere il banchetto del prossimo rifornimento e prendo il primo gel, il secondo lo prenderò intorno al km 35). Al km 34 inizia la seconda parte della gara...il fastidio alla caviglia è diventato un dolore alla caviglia, credendo che possa trattarsi della scarpa allacciata troppo stretta decido di provare ad allargare un po' l'allacciatura della scarpa, operazione che in un paio di km devo ripetere 2 volte; ovviamente ho perso tempo ed ho anche rallentato un po' e la media è scesa. Nel frattempo mi raggiungono i palloncini delle 3h30" e decido di aggeregarmi a loro, si forma anche un bel gruppetto di circa una 15 di persone, con il passare dei km, però, il gruppeto di affievolisce ed anche uno dei 2 pacers decide di rallentare, io mi stacco al 39 km quando oramai mi è impossibile continuare a corre in quanto non posso muovere il piede sinistro perchè il dolore è troppo forte. Che faccio? mi ritiro? proseguo camminando? ( o meglio zoppicando?) Non posso nememno crederci di aver pensato di ritirarmi! Ho fatto 300 km di macchina, mi sono svegliato alle 3.30 di notte, ho corso (si perchè fino a li, ho sempre corso) 39 km, ed ora con solo3 km da fare non posso pensare di ritirarmi! Allora decido di camminare, l'amico di Bitritto (a proposito: ciao professò) è oramai una sagoma lontana che presto scomparirà dalla mai vista (ma che ritroverò all'arrivo), nel frattempo arriva anche Nicola il quale vedendomi camminare mi chiede se ho bisogno di niente ma gli dico di non preocucparsi e di proseguire. Per fare 2 km, il 40 ed il 41 impiego quasi 20 minuti, l'ultimo km provo a far finta di correre giusto nel caso dovessero scattarmi qualche foto... a dopo 3 ore e 46 minuti riesco finalmente a tagliare il traguardo! Mi viene consegnata la mdedaglia, che davano a tutit i finisher, vado a riconsegnare il chip ed a ritirare il pacco gara, prendo un po' di acqua e mangio qualche biscottino. Trovo il professore intento a rifocillarsi dopo aver preso un bel piatto di pasta e scambiamo alcune parole ed impressioni. Adesso mi tocca pure fare la strada per arrivare in macchina dove mi aspettano per tornare a casa: è un tragitto che faccio strisciando la gamba... Arrivo alla macchina e trovo Nicola che sta fienndo di cambiarsi mentre, Michele e Vincenzo, che oggi hanno corso la "mezza", si stanno riposando anche perchè oggi Michele è il nostro autista. Mi cambio rapidamente e si riparte subito, una sosta in autogrill per mangiare qualcosa ed alle 17.00 sono già a casa.
Ah quasi dimenticavo da ieri sera la circonferenza della mia caviglia è superiore a quella del mio ginocchio... possibile che abbia preso una storta e non me ne sia reso conto?
Che dire, nonostante tutti mi dicano che sono andato bene, che la prima maratona è importante chiuderla e che il tempo che ho fatto non è proprio di quelli da buttare, io non mi sento affatto soddisfatto! Il ritmo che stavo tenendo era buono 4'55", riuscivo a parlare tranquillamente e senza affanno ero anche "lucido" e riuscivo a fare anche delle battute con chi correva insieme a me, ed anche all'arrivo non avevo stanchezza particolare, perciò sono convinto che il ritmo era corretto e che se non avessi avuto il problema alla caviglia avrei potuto chiudere sicuramente intorno alle 3h30'! Perciò non posso ritenermi soddisfatto di aver terminato con oltre un quarto d'ora di ritardo!!!
Adesso mi tocca solo aspettare che si sgonfi la caviglia e che passi il dolore e riprendere ad allenamarmi per la prossima!
Alcuni dati: il garmin mi porta come tempo 3h45'14", mentre i km percorsi (nonostante l'abbia dovuto riavviare 3 volte) 42,480, la media è di 5'18" (negli ultimi 7 km ho perso 23" di media...) e che mi sono fermato per 4'08".

2 commenti:

  1. Mannaggia Saverio peccato!
    Guarda il positivo dai, la preparazione è stata corretta e ti avrebbe permesso di concludere la gara nel tempo preventivato. Il problema al piede può essere un'allacciatura un pò più stretta che ti ha creato il male dal momento che correndo il piede si gonfia. Recupera bene che Roma ti aspetta!

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  2. Vabbè prendiamola con filosofia.
    Comunque oggi mi iscrivo a Roma e... speriamo bene!!!

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